Benin

Benin

Il Benin è caratterizzato da una grande spiritualità, proprio qui è nato il Vudù (o Voodoo), la religione ufficiale della nazione.
Il Paese è ricco di  attrazioni naturali e offre la possibilità di entrare in contatto con un popolo molto legato alle tradizioni, ecco perché merita assolutamente di essere visitato.

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Documenti Necessari

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VISTO TURISTICO SPECIALE
Durata soggiorno in Benin: inferiore agli 8 giorni
Documenti per la richiesta: Passaporto e Certificato Internazionale di Vaccinazione (Febbre Gialla obbligatoria).
Costo: 10.000 Franchi CFA (15 euro).
Modalità di rilascio: all’arrivo in aeroporto oppure ai posti di polizia alla frontiera.

VISTO ELETTRONICO
Durata soggiorno in Benin: superiore agli 8 giorni
Documenti per la richiesta: Passaporto e Certificato Internazionale di Vaccinazione (Febbre Gialla obbligatoria).
Costo: 10.000 Franchi CFA (15 euro).
Modalità di rilascio: all’arrivo in aeroporto oppure ai posti di polizia alla frontiera.

ECCEZIONI

  • Cittadini titolari di un passaporto africano sono esentati dall’obbligo di visto di ingresso.
  • Cittadini titolari di un passaporto americano possono continuare a beneficiare del visto di 36 mesi conformemente alle condizioni di reciprocità tra Benin e Stati Uniti.

È possibile ottenere una proroga del visto elettronico presso i servizi consolari del Benin prossimi al luogo di residenza gratuitamente e senza formalità supplementari, ma prima della scadenza del suddetto visto.

PROCEDURA

  1. Accedere al sito E-visa ( trovi il link nella sezione contatti utili)
  2. Inserire nome, cognome e indirizzo di posta elettronica;
  3. Per ragioni di sicurezza, il sistema invierà una e-mail all’indirizzo di posta elettronica del richiedente un link per procedere alle tappe successive;
  4. Compilare il modulo online;
  5. In seguito alla validazione delle informazioni inserite nel modulo, il sistema inviterà l’utente a procedere al pagamento dei diritti di rilascio del visto;
  6. Dopo aver effettuato il pagamento, l’utente riceverà il visto elettronico sulla sua casella di posta elettronica;
  7. Stampare il visto elettronico. L’E-visa dovrà essere conservato e mostrato ogni qualvolta venga richiesto dagli agenti di controllo, prima, durante e dopo il viaggio, in special modo all’arrivo ai posti di frontiera.

ALTRA DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA
Ai viaggiatori d’età superiore ad un anno, provenienti da qualunque paese, è richiesto il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla per l'ingresso in Benin.

Situazione Sanitaria

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Il livello delle strutture sanitarie del Paese, sia private che pubbliche, non è pari agli standard occidentali. Inoltre, reperire farmaci non sempre è semplice, pertanto ti consigliamo di portare con te una scorta di medicinali.

Come Vestirsi

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Per il giorno ti consigliamo vestiti leggeri, ampi e di fibre naturali. Di sera saranno utili una felpa leggera e foulard per proteggersi dal vento del deserto.
Sconsigliati pantaloncini e minigonne per le donne.

Clima

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Il clima del Benin è tropicale, con una stagione secca invernale e una stagione estiva piovosa. Il periodo ideale di visita va da novembre a gennaio poiché l’aria è più secca.

Lingua

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Il francese è la lingua ufficiale, parlato in particolare nel aree urbane.
Sono diffusi il fon (parlato dal 50% della popolazione) e lo yoruba.

Valuta

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FRANCO CFA (XOF)

Costo della vita

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I valori indicati nel sito sono estrapolati da WorldData.info e classificati secondo un calcolo matematico da noi elaborato.

Tradizioni

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IL VODOUN
"Il Vodoun, più raramente chiamato Vodouismo, è una religione originaria dell’antico regno del Dahomey (oggi Benin), nel XVII secolo, che ha emigrato in America sotto l’impulso degli schiavi." (Inchiesta di ARTE France & Scientifilms).

Il Vodoun, in italiano Vudù, è una delle religioni più antiche al mondo, attualmente praticata da oltre 60 milioni di persone, che si è diffusa quasi in tutta l’Africa Occidentale e in America Latina tra il XVIII e il XIX secolo come una continuazione diretta della sua forma originale.

Le storie degli schiavi mostrano l’importanza del Vodoun, che li ha aiutati a sopportare gli orrori della loro traversata. Il Vodoun è dunque una religione riconosciuta ed è commemorata il 10 Gennaio, giorno ufficialmente festivo in Benin.

Contrariamente alle credenze comunemente diffuse, il Vodoun non è un fenomeno legato alla magia nera, ma una religione a tutti gli effetti, caratterizzata da un insieme di dottrine morali e sociali, oltre che da una complessa dimensione cosmologica.

IL FÂ
Il Fâ, scienza legata alla geomanzia che si applica alle pratiche divinatorie, è l’arte divinatoria del Vodoun.
Il Bokonon (colui che consulta il Fâ), interpreta grazie al Fâ la vita di un uomo e il suo scopo profondo. Ogni praticante deve interrogarlo per conoscere il segno sotto il quale è nato.

GIORNI FESTIVI

  • 01 Gennaio: Nuovo anno
  • 10 Gennaio: Vodoun Festival
  • 01 Agosto: Giorno dell’Indipendenza
  • 25 Dicembre: Natale
  • Lunedì di Pasqua
  • Ascensione
  • Korité
  • Fine del Ramadan
  • Lunedì di Pentecoste
  • Tabaski
  • Festa del sacrificio (Pasqua islamica)
  • Mawlid - Nascita del Profeta Maometto
Moschea di Porto Novo
Tempio del pitone a Ouidah
Cotonou
Villaggio lacustre Ganvièl

Cosa vedere

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Nonostante il Benin sia uno dei paesi africani che dispone di un potenziale turistico eccezionale, effettivamente il turismo non è molto sviluppato. Questo è probabilmente dovuto ad una scarsa conoscenza delle attrattive naturali, come ad esempio la magnifica costa sabbiosa, la Route des Pêches, che affaccia sul Golfo di Guinea, nell’oceano Atlantico.

PARCO NAZIONALE DEL PENDJARI
Situato all'estremo nord-ovest del Paese, è un parco istituito per la protezione della flora e della fauna locali. Ci sono baobab, alberi da karité e palme da dattero, tutte piante autoctone.
Nell'area vivono animali tipici della savana, tra cui antilopi, elefanti, ippopotami, iene, sciacalli e diversi felini tra i quali leoni, leopardi e ghepardi. Ma non mancano gli uccelli e se sei appassionato di birdwatching, potrai ammirare le diverse specie di volatili che visitano il parco nelle diverse stagioni.
Il Parco del Pendjari, insieme al Parco Nazionale W in Niger e quello dell'Arly in Burkina Faso, formano un'area protetta che è stata eletta Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Il paesaggio è molto vario e si incontrano ambienti diversi: una vegetazione lussureggiante alimentata dal fiume che dà il nome al parco, falesie che sovrastano i corsi d'acqua,  colline e distese d'erba.

La riserva naturale della città lacustre di Ganvié, situata sul lago Nokoué, ove più di 30.000 Tofinu (abitanti di Ganvié), inizialmente rifugiativisi per sfuggire alle invasioni schiaviste del XIII secolo, vivono su palafitte e conducono le loro attività spostandosi sulle tradizionali piroghe a remi.
Anche le attrattive culturali sono del tutto sconosciute ai più: infatti, pochi conoscono le Città Reali Tradizionali di Abomey e Porto-Novo, con i loro storici Palazzi e le loro danze e canti tradizionali.

Il popolo Bariba organizza il Gaani, un festival in occasione dell’anniversario della nascita del profeta Maometto in cui i tradizionali cavalieri beninesi eseguono danze e coreografie sulle loro splendide cavalcature, riccamente agghindate con i paramenti secondo gli usi rituali.

La storica città di Ouidah, la sua profonda spiritualità, con i suoi templi, le sue sacerdotesse e le sue dolorose vestigia rappresentate dalla Porta del Non Ritorno, ultima tappa della Route des Esclaves, la strada che da Abomey a Ouidah conduceva gli schiavi della tratta negriera ad imbarcarsi verso le Americhe, a memoria dell’orrore consumato durante uno dei più cupi capitoli della storia mondiale.

Ti consigliamo il percorso Sulle tracce della Cultura Voudoun in Benin, città per città che consiste in un tour nei luoghi più rappresentativi delle tradizioni legate al vuduismo.

  • COTONOU: la filosofia del Vodoun
    Visita al Centro spirituale del Maestro BOBO’S
    Visita al Centro spirituale del Maestro RABBITAN
  • PORTO-NOVO: i rituali del Vodoun
    Visita del Tempio Museo Pkaklyao di Zangbéto (I guardiani della notte)
    Dimostrazione dei Canti e delle Danze di Égungun
    Visita delle Piazze del Voudoun rinnovate
  • OUIDAH: le credenze del Vodoun
    Visita del Tempio del Pitone
    Visita della Foresta Sacra
  • ABOMEY : Scoperta di Fâ-Lilè, con delle dimostrazioni di canti e danze del Fâ accompagnate dalla spiegazione dei differenti feticci e i rispettivi ruoli dei figuranti.

Solitamente in Benin le strutture alberghiere possono mettere in contatto i visitatori con delle guide locali che possono accompagnarti in questo percorso. L’accesso ai siti è a pagamento.

Cosa Mangiare

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L’alimentazione beninese si basa soprattutto sui cereali, l’igname e la manioca, il pesce e la carne (mucca, pollo, faraona, coniglio eagouti, un roditore).

Il miglio, il mais, il fonio vengono preparati sotto forma di cous cous, mentre l’igname e la manioca vengono schiacciati in un consistente puré (fufù) e accompagnati da salse a base di carne, di pesce, di verdure speziate o di gombo, una salsa verde e collosa ottenuta dai bacelli del gombo (chiamato anche okra).

Le patate, sia dolci che non e le banane vengono fritte come contorno per la carne o il pesce. Gli ortaggi vengono cotti principalmente come ingrediente nelle salse di accompagnamento e l’insalata cruda viene servita in ricchi abbinamenti con cetrioli, pomodori, tanta cipolla cruda e condita con una salsa vinaigrette.

La frutta locale consiste soprattutto in ananas, banane e papaya. La birra nazionale è la Beninoise, molto buona e leggera, mentre quella artigianale è la birra ottenuta dal sorgo o dal mais, bevanda molto fermentata e caratteristica di alcune zone rurali del nord (chiamate tchakpalo e tchoukoutou) dove viene venduta sfusa e assaporata nelle calebasse (guscio della zucca).

Un’altra bevanda alcolica tradizionale è il vino di palma, estratto dal tronco di una varietà di palma e fatto fermentare. Sempre dalla palma viene distillato un liquore molto forte simile alla nostra grappa. La citronelle e il succo di baobab sono altre bevande molto popolari a base di citronella la prima, mentre la seconda viene ottenuta dalla polpa dei frutti del baobab. Entrambi i succhi hanno proprietà benefiche.

Mobilità

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In generale, non è consigliabile l’uso di mezzi pubblici. Le strade sono in condizioni relativamente percorribili lungo la costa, da Malanville al confine con la Nigeria e sulle due direttive nord-sud Grand Popo-Abomey e Porto Novo-Ketou.

È consigliato il noleggio di un’auto oppure l’utilizzo di taxi per gli spostamenti brevi.

Dove dormire

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Il Benin offre varie soluzioni per ogni tipo di tasca:

  • Hotel di lusso in stile occidentale
  • Piccoli alberghi caratteristici
  • Guesthouse a gestione locale
  • Campeggi
  • Eco-lodge

Puoi unirti alla nostra community su Facebook Africaturismo Network per avere informazioni direttamente da persone in loco e del settore turistico, che possono aiutarti per la ben riuscita del tuo viaggio, consigliandoti strutture ricettive, itinerari e tutto l'occorrente per organizzare al meglio il tuo viaggio.

Sicurezza

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Sono considerate zone a rischio:

  • Zona balneare di Cotonou dopo il tramonto
  • Strade che collegano Cotonou con Badagry e Lagos
  • Strade che collegano altre città di confine della Nigeria

Per maggiori informazioni riguardanti il paese, ti consigliamo di visitare il sito Viaggiare Sicuri, dove l'Unità di Crisi della Farnesina condivide aggiornamenti in tempo reale.

Contatti utili

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Ambasciata del Benin a Roma

Link per ottenimento visto elettronico: https://www.evisa.gouv.bj

Consolato Italiano di Porto Novo

D.E.I. - Direzione dell'Emigrazione e dell'Immigrazione del Benin - Sede di Cotonou

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