Il Sahara: uno dei deserti più estesi al mondo
“Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio” scriveva Antoine de Saint-Exupery.
Del resto, esiste forse qualcosa di più affascinante del deserto? Di più magico, di più misterioso, di più riflessivo? Il deserto è tutto ed è niente, è insieme possibilità ed assenza di alternative. Il deserto è magnetico, in modo straordinario.
E nulla fa più deserto del deserto del Sahara. Un’immensa distesa di sabbia, con particolari paesaggi naturalistici. Un micromondo a sé che, in ogni granello, racchiude i segreti di secoli di storia e di civiltà estinte o ancora in vita.
Come si presenta il deserto
Oltre 9.000.000 chilometri quadrati di superficie. Un’estensione di circa 1.600 chilometri da nord a sud, 5.000 da est a ovest. In apparenza sembrano freddi numeri, ma sono cifre che svelano la sabbia delle meraviglie: grazie alle sue dimensioni, il Sahara è la seconda distesa desertica più grande che la Terra accoglie.
Nasce nel cuore dell’Africa Settentrionale, espandendosi dall’Oceano Atlantico al Mar Rosso, interrotto solo dalla terra fertile della Valle del Nilo. In larghezza, dal Mediterraneo si snoda fino all’Africa centrale, dove al deserto subentra l’humus della savana in una trasformazione difficile da disegnare su di una mappa.
I paesaggi naturalistici del Sahara sono unici grazie al fattore diversità. Non è infatti la classica distesa di sabbia in stile Hawaii, questa: è un deserto da favola proprio perché non è mai uguale a se stesso.
Tre i principali paesaggi da visitare nel deserto del Sahara:
• il reg o serir, ricco di ciottoli e ghiaia stratificata
• l’idean o l’erg, il più famoso perché formato da morbide dune di sabbia, presenti solo nel Sahara centrale
• l’hammada o deserto di roccia, con una consistenza particolare data dalla pietra liscia forgiata dai venti
Attraversando il deserto del Sahara in lungo e in largo, non si troverà nemmeno un fiume, un piccolo corso d’acqua o un laghetto.
I suoi fiumi sono i celebri widyan, fiumi fossili dove l’acqua scorre - se la stagione è fortunata - solo in caso di piogge scroscianti.
L’unica eccezione è nelle falde, a diverse profondità, che danno vita alle paradisiache oasi nel deserto. Esistono davvero e, se si compie un tour a bordo di un cammello, si possono ammirare. Con le loro palme da dattero, gli agrumi e i cespugli d’erbe aromatiche orientali.
Facile scorgere anche volpi, falchi e le vipere del deserto che qui s’affacciano.
Dove si trova il Sahara
Quali Stati dell’Africa Settentrionale e non attraversa il Sahara? Ben dieci:
• Marocco
• Sahara Occidentale
• Algeria
• Tunisia
• Libia
• Egitto
• Mauritania
• Mali
• Niger
• Ciad
• Sudan
ll periodo migliore per la visita
Nel deserto del Sahara è sempre estate, con temperature che arrivano fino a 45 gradi.
Non piove quasi mai e, così, il periodo giusto per visitarlo è praticamente tutto l’anno. “Allietati” dai venti tipici a cui i berberi hanno dato nomi particolari: il simùn, l’harmattan, il khamsin e il ghibli.
Cosa vedere nel deserto del Sahara
1) Il deserto bianco in Egitto
Un giro in sella ad un cammello nel Sahara egiziano, alla scoperta del misterioso deserto bianco e accompagnati da una guida preferibilmente di etnia berbera, non può mancare.
Anche se resta un’opzione da turismo “mordi e fuggi”. Si ammireranno le oasi di Bahariya e Farafra, circondate da rocce candide: tra dune iridescenti, trasmettono la luce in un modo tanto speciale da sembrare trasparenti.
2) Il deserto nero egiziano e le antiche tracce dell'uomo in Sudan
Per i turisti più esigenti c’è il deserto nero, nel Mezzogiorno egiziano. È definito così per le scure pareti nere del Gilf Kebir, un luogo riservato agli amanti dei viaggi estremi.
Nel deserto nero la Grande Scarpata, un imponente altopiano, all’improvviso oscurerà il paesaggio.
Siamo già a pochi metri dal Sudan subito dopo sarà possibile visitare sinuose grotte impreziosite da graffiti, segni dell’antica presenza dell’uomo. Massima espressione della pittura rupestre sono le Grotta dei Nuotatori a Wadi Sura e la Grotta Foggini, dall’inestimabile valore storico.
3) Il deserto del Marocco
Se invece si preferisce accedere dal Marocco, la differenza la fanno i tramonti indimenticabili e le maestose città imperiali.
Si può anche salire a bordo dell’Orient Express, e qui godersi i 300 chilometri dalla pianura di Angand al Bourfa, un luogo che ricorda le colonne d’Ercole.
Tappa obbligata, per la sua magnificenza, è Merzouga. Oltre al giro in carovana tra le dune dorate, e al tè con le tribù beduine più ospitali, nel Sahara del Marocco c’è la possibilità per gli appassionati d’avventura di vivere un’esperienza da mille e una notte.
Alcune tribù berbere offrono ai turisti la possibilità di trascorrere qualche giorno in tenda per scoprire le vere notti d’Oriente. Da visitare anche la distesa di sabbia di Erg Chebbi, Gole del Dades e la Valle del fiume Ziz.
4) Il Sahara tunisino
Ultimo, non di certo per minor bellezza ma perché di più facile fruizione, il Sahara tunisino. Caratteristici i villaggi berberi come Ksar Ouled Soltane e Ksar Hadada, più rocciosi i paesaggi.
Da nord, in particolare da Douz, partono i safari.
Il luogo ben si presta per la sua natura selvaggia, addolcita dal noto mercato di spezie e dai gioielli berberi.
Ma in Tunisia, a dicembre, sono imperdibili anche le “Olimpiadi del Sahara”, che qui chiamano Le Festival du Sahara. Grandi protagoniste le tribù nomadi del Maghreb. Una festa caratterizzata da bazar, cerimonie e danze che catapulta i viaggiatori all’epoca degli antichi fasti del Sahara.
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