“I capelli ricci esprimono una bellezza particolare non priva di irrequietezza: nelle loro forme hanno qualcosa del mulinare del vento e del vorticare delle acque.” — Fabrizio Caramagna
L'utilizzo ingegnoso ideato dagli schiavi
Le trecce sono oggi molto diffuse, come anche in passato dietro questo tipo di acconciatura c’è la storia di un’intero continente, quello africano.
Abbiamo testimonianze dell’utilizzo dei cornrows risalenti al 3000 a.C. nella regione del Sahara, e venivano utilizzati come segno di appartenenza ad un determinato gruppo sociale. Quindi non si può negare la loro valenza culturale e storica.
Nell'Antico Egitto donne e uomini utilizzavano parrucche e acconciature per valorizzare il proprio aspetto. Trecce lunghe e sottili erano tra le acconciature più frequenti.
Tutti noi abbiamo in mente il triste periodo della Tratta Atlantica degli schiavi nel XVI secolo: numerosi abitanti dell’Africa vennero strappati alle loro terre.
Uomini, donne e bambini perdettero così il loro status di persone libere, diventavano schiavi. Nel viaggio non potevano portare con sé nulla, l’unica cosa che ricopriva i loro corpi era un semplice panno, denudati così di ogni cosa.
Ma numerose donne riuscirono a portare con sé dei semi di cereali come riso e grano. Come fecero?
Nel video si vede come i semi venivano inseriti e intrecciati insieme ai capelli
Le trecce diventarono il nascondiglio perfetto…
È molto curioso come si ingegnarono: le donne prima di partire si facevano a vicenda delle acconciature dove nascondevano i semi di diversi cereali.
Queste acconciature sono le celebri cornrows, delle trecce attaccate al cuoio capelluto. I semi venivano intrecciati tra i capelli e poi piantati nei paesi di destinazione.
Negli ultimi anni ci sono stati vari dibatti sull’appropriazione culturale e molte donne e uomini neri rivendicano il fatto che dietro le trecce ci sia una storia di sofferenza e umiliazioni.
Portare le trecce senza essere a conoscenza di questo fatto può apparire come un’offesa, anche se non intenzionale, e in particolare se portate da chi non è di origini africane.
…poi uno strumento per comunicare
È noto che alcuni proprietari degli schiavi obbligavano questi ultimi a radersi usando le ragioni igieniche e sanitarie come scusa quando il vero intento era quello di annullare la loro identità culturale.
Ma non tutti erano obbligati a radersi i capelli e le trecce iniziarono ad essere utilizzate dagli schiavi per “disegnare” le mappe delle piantagioni oppure per inviare dei messaggi precisi.
Essendo la maggior parte degli schiavi analfabeti, dovettero trovare un sistema di comunicazione che non potesse essere scoperto facilmente. Le trecce si rivelarono il metodo perfetto: ogni acconciatura corrispondeva ad un messaggio.
Nacquero delle comunità di schiavi fuggiti e ancora una volta le donne utilizzarono i loro capelli per portare via con sé dei semi: nascondendoli oppure utilizzandoli come decorazione.
Queste collettività, che erano riuscite a liberarsi e cambiare il proprio status, si organizzarono dal punto di vista sociale e uno dei primi passi fu quello di avere delle colture proprie per vivere così di sussistenza.
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